Viaggio in Abruzzo – Coltivazioni di pregio
Sicuramente pochi, a parte gli addetti ai lavori e qualche aquilano, sanno riconoscere una piantina di zafferano. Nel momento in cui acquistiamo al supermercato una bustina di questa spezia non immaginiamo nella maggior parte dei casi da dove provenga e come si ottenga. Effettivamente è necessario un paziente lavoro manuale per raccogliere i piccoli fiori, estrarre i pistilli interi e quindi farli essiccare per dare origine alla famosa polverina gialla. Nella provincia aquilana e soprattutto nell’altopiano di Navelli ciò avviene già dal trecento: ci sono documenti che lo definiscono il migliore d’Europa. Di fatto, sin dal tardo medioevo aveva molteplici impieghi, essendo utilizzato nella tintura tessile, nella cucina, nella pittura e nella farmacologia.
Tutti gli abruzzesi dal palato sopraffino sanno riconoscere l’olio extravergine di oliva che ha ottenuto riconoscimenti nazionali ed internazionali. Molte varietà si pregiano della “Denominazione
di Origine Protetta”, quali: “Aprutino Pescarese”, “Colline Teatine o Pretuziano”, “Valli Aquilane”.
Una delle sagre più ricorrenti che si svolgono nei paesini in estate è proprio quella dedicata all’olio, come ad esempio nella località di Moscufo (Pe), dove ai visitatori viene fatto assaggiare l’olio sul pane ed in occasione del dì di festa anche il prezzo del prodotto viene reso più invitante all’acquisto.
Per poter parlare del vino abruzzese che un tempo i contadini producevano solo a proprio uso e consumo sarebbe necessario il parere di un enologo esperto. Il vitigno autoctono per eccellenza è il “Montepulciano d’Abruzzo”, mentre con la “Denominazione di Origine Controllata” abbiamo il “Trebbiano d’Abruzzo” ed il “Controguerra”, la cui qualità è seconda soltanto ai grandi vini storici italiani. Inoltre, in tutta Italia, le sole uve da tavola che si possono vinificare per le loro proprietà sono quelle in provincia di Chieti ed in provincia di Trapani in Sicilia.
Famosa in ambito locale e circoscritta, data la quantità esigua, è la produzione di miele di diverse varietà: il millefiori, di acacia, di castagno, di erba sulla e di lupinella. Queste sono facilmente reperibili nei mercatini rionali. Ottimo è anche il tartufo di Fagnano (AQ), che si trova anche in altre zone dell’aquilano e del chetino. A S. Stefano di Sessanio si producono lenticchie saporitissime che sono piccole, scure, tenere e dolci e cuociono rapidamente senza bisogno dell’ammollo. A Loreto Aprutino i fagioli tondini bianchi sono appena ovali, molto saporiti se conditi esclusivamente con olio di oliva. Non possiamo dimenticare le patate di Avezzano, conosciute in tutto il mondo. A Paganica (AQ) troviamo invece dei fagioli bianchi e grandi che si accompagnano perfettamente a salsiccia e pomodoro. Cappelle Sul Tavo (Pe) è famosa per le sue cipolle, Raiano per le sue ciliegie dure e carnose, Sulmona per l’aglio rosso saporitissimo.